Il Caffè di Anterivo

Io coltivo caffè da sempre, perché lo facevano già i miei nonni. Mia nonna, mia madre e molte persone nel paese coltivavano questa pianta per farne del caffè. E si sarebbe proprio perso, se non avessi continuato ogni anno la tradizione”.
E’ da queste parole di Theresia Werth, anziana abitante di Anterivo, piccolo paese di montagna posto a 1209 mt. di altitudine (popolato da meno di 400 abitanti) immerso nella quiete del Parco Naturale del Monte Corno, che si comprende il valore e l’importanza di preservare le antiche abitudini contadine, tramandate di generazione in generazione.
In passato il caffè rappresentava un bene che non sempre ci si poteva concedere e, visti i considerevoli livelli di povertà della società, era diffusa consuetudine ricorrere ai surrogati, preparati con materie prime meno costose e facilmente reperibili nelle aree marginali. Orzo, quindi, ma anche cicoria, fichi, pere, malto, segale e … lupini. La saggezza agricola aveva già compreso alla fine dell’800 le potenzialità di questa area alpina, caratterizzata da suoli rocciosi di natura porfirica, moderatamente acidi e dal profilo sabbioso. Terreno, questo, atto alla coltivazione del “Lupino Peloso” (Lupinus Pilosus Murr, letteralmente Lupino dalle Foglie Villose), protagonista ad Anterivo per la produzione del locale surrogato del caffè.

Fiori di Lupinus Pilosus Murr

Lupinus Pilosus Murr: baccelli e semi

Ma tutta la tradizione contadina del Caffè di Anterivo si sarebbe inesorabilmente persa se non fosse stato per l’intuizione di Andrea Heistinger, agronoma che, per completare la sua tesi di laurea in Scienze Agrarie redatta nel 1999, venne a conoscenza degli ultimi e rari semi di Lupinus Pilosus Murr posseduti per autoconsumo dall’ultima depositaria, la signora Theresia Werth. Identificata come specie in via di estinzione, questa antica varietà di lupino, ha dato impulso ad un progetto di riqualificazione del Caffè di Anterivo – “Voltruier Kaffee”, che ha visto il costituirsi dell’Associazione “Coltivatori del Caffè di Anterivo”. Oggi sono cinque gli ostinati produttori che tramandano le antiche abitudini della comunità locale coltivando il cosiddetto “Lupino Peloso”.

La semina del Lupinus Pilosus Murr, da sempre svolta alla fine dell’inverno (intorno alla metà del mese di marzo), origina piante in grado di raggiungere 120 cm, che generano magnifici fiori blu screziati di bianco. I pregiati semi sono contenuti in baccelli che, distinti da una delicata peluria, sono tradizionalmente raccolti svolgendo diversi passaggi in virtù della scalarità di maturazione che li contraddistingue. Una volta estratti, i semi, tostati e macinati, danno vita alla preziosa polvere di caffè, dalla cui infusione si ottiene una bevanda corroborante e rinfrancante, dalle molteplici proprietà terapeutiche, che da più di un secolo allieta i fortunati abitanti di questo piccolo villaggio alpino e racconta tradizioni, storia e identità dell’antica comunità agricola di Anterivo.
 
Alcuni suggerimenti: 

 
Per assaggiare il Caffè di Anterivo, recati in frazione Guggal e ricerca la Locanda Kürbishof. Troverai ad accoglierti, disponibile ed attento, Hartmann Varesco.
 
Il laboratorio artigiano L’Ones produce a Panchià eleganti infusi naturali a base di grappa. Tra le diverse specialità prodotte, ricerca quella al Lupino Tostato di Anterivo.
 
Per conoscere tutta la storia del Caffè di Anterivo, guarda il video di Elisa Nicoli dal quale sono tratte le parole di Theresia Werth.

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Per informazioni:

Associazione coltivatori Caffè di Lupino di Anterivo 
Anterivo (BZ) – info@caffedianterivo.it