Il Capretto bianco di Gambellara (Photo: www.provincia.vicenza.it)
Le capre sono da sempre considerate animali con necessità di pascolo poco esigente e facili da mantenere, addirittura meno pretenziose delle pecore. Il loro contributo a mantenere l’equilibrio ecologico frenando l’invadenza dei rovi ed altre piante infestanti ne ha fornito per secoli un’ottima giustificazione di allevamento. Nel Vicentino l’opera di selezione dell’uomo ha contribuito, a partire dal XVII secolo, allo sviluppo di una razza caprina detta “di Gambellara” per la sua antica presenza su questo territorio a cavallo con il veronese, e praticamente estintasi negli anni Settanta del Novecento. Alcuni canoni a cui dovevano conformarsi gli animali erano il becco appariscente: testa elevata, barba lunga e densa, orecchio pendente, collo corto, zampette nerborute e pelo fitto e soffice. Caratteristiche necessarie alla femmina: l’appropriata altezza al garrese, la groppa larga ed il pelo fitto, soffice e bianco, il muso acorne. I capi bianchi venivano considerati più utili sia dal punto di vista della resa di carne, sia per la produzione di latte.
Raramente però sulle tavole del contadino compariva il capretto, essendo destinato nel XX secolo ai ristoranti e, prima ancora nei secoli, alle ricche famiglie della nobiltà veneziana e padovana. I giovani capretti venivano immessi sul mercato quando avevano meno di quaranta giorni, allevati in libertà e nutriti con solo latte per un peso vivo massimo di 10 chilogrammi. L’attività di investigazione genetica da parte dell’Azienda Sperimentale La Decima in Montecchio Precalcino ha permesso di recuperare i tratti somatici caratteristici degli ultimi animali esistenti grazie ad un salvataggio fortunoso e trasmetterli a quelli che ora sono gli ultimi capretti dei dogi. Alcuni esemplari sono visibili presso l’Agriturismo Tamaduoli di Gambellara, dove Fabrizio Bastianello, novello Noè, ha accettato la sfida di fungere da piattaforma per il recupero della razza. Intanto, in Selva di Montebello Vicentino, i capretti continuano ad essere serviti nella piazza del paese il Lunedì dell’Angelo: omaggio al tradizionale allevamento che per secoli ha caratterizzato queste terre e che, mala tempora, stava cadendo nell’oblio.
Agriturismo Tamaduoli
Via Monte Pasubio, 2 – Gambellara (VI)
Tel. 0444445175 – Fax 0444446084
info@bastianellovini.com – www.agriturismotamaduoli.it